NESSUNO E’ADATTO A ME

 A volte capita nella vita che si rimane soli per un periodo più o meno lungo, in seguito alla chiusura di un rapporto o per un lutto; all’inizio stare un po’ con se stessi fa bene ed utile sotto tanti punti di vista.

Aiuta a capire cosa non è funzionato, le proprie responsabilità come migliorarsi ed in un primissimo tempo è importante concedersi di soffrire per potersi rialzare più forti e consapevoli.

E’ chiaro però che questo periodo non può essere infinito, l’uomo è un animale sociale che ha bisogno di stare insieme agli altri.

Ci sono persone che amano adagiarsi nelle situazioni, passato il primo momento di stallo continuano a rimanere in un limbo che non li fa reagire; sostanzialmente non vogliono uscire dalla loro area di comfort.

Certo non sanno cosa li aspetta e cosa c’è al di fuori del loro mondo, per cui preferiscono restare imbrigliati in quella situazione senza reagire, se non per lamentarsi, perché questo lo fanno.

Vengono da me e mi dicono: “nessuno è adatto a me, nessuno mi vuole”.

Non sarà che non ci stai mettendo un minimo di impegno? Non sarà che in certo modo la situazione ti va bene così com’è?

Circa un anno fa venne da me una donna sulla cinquantina, bella donna, divorziata con 2 figli, di cui uno già maggiorenne, con un lavoro buono, quindi apparentemente non con chissà quale problema.

Una cosa però mi colpisce subito, occhi spenti e bocca all’ingiù.

Il ritratto della tristezza, anzi no peggio della RASSEGNAZIONE.

Ha passato l’intera ora a dirmi non trovo nessuno, nessuno va bene per me, non avrò più un compagno e cose simili; ad un certo punto le chiedo: ma oltre al lavoro, visto che i figli sono abbastanza grandi e discretamente autonomi, cosa fai?

Che hobby hai? Come trascorri il tempo libero?

Mi guarda, in silenzio, dopo qualche minuto m dice: “quando rientro dal lavoro mi metto in divano a guardare Netflix”.

Ok e poi? “Poi basta”.

Ma ti credo che non trovi nessuno, non è che la persona giusta viene a bussarti alla porta, o è appesa all’albero in giardino.

E’ giusto riservarsi il tempo della guarigione, dopo però bisogna riprendere a vivere, trovare un hobby, qualcosa che ci appassiona, che ci permetta di conoscere altre persone, di interagire e magari cominciando ad uscire si allargano le amicizie e si può anche cominciare a frequentare qualcuno.

Quindi non è corretto, non c’è nessuno, non stai uscendo non ti stai mettendo nella posizione di incontrare nessuno.

E poi arriviamo a nessuno è adatto a me; non esiste il principe azzurro né l’uomo perfetto, esistono però un’insieme di componenti e fattori che fanno si che si riesca ad apprezzare l’altra persona, con cui si instauri un rapporto.

Esiste una persona adatta per ognuno di noi, a prescindere dall’età, quella persona che ci fa stare bene, che ci fa sorridere con cui condividere la quotidianità e le esperienze.

Basta cercarla, basta essere predisposti ad incontrarla ed il problema spesso è questo, non essere predisposti a trovarla.

A volte a causa del nostro vissuto e delle nostre esperienze abbiamo perso la fiducia e la predisposizione a trovare una persona e talvolta queste cause non sono da ricercare nelle ultime relazioni, ma bisognerebbe scavare più in fondo nel nostro passato.

Ecco perché è importante intraprendere un percorso e farsi aiutare ad uscire da una situazione di stallo che non ci permette di vivere appieno la vita.