• Sesso di coppia

Si parla tanto di sesso ma se ne fa sempre meno

Si parla tanto di sesso ma se ne fa sempre meno. Scopriamo perché e come invertire la tendenza.

Per parlarne se ne parla, e non poco, di vari aspetti e sfaccettature della vita sessuale, ma purtroppo se ne fa poco, e talvolta anche di scarsa qualità.

Secondo il rapporto presentato dal centro studi Coop 2017 negli ultimi 15 anni la frequenza dei rapporti sessuali in Italia è diminuita del 10%. La fase più critica è quella dei 35-40 anni: solo tre coppie su dieci continuano ad avere più di un rapporto alla settimana. Più precisamente 108 l’anno, uguale a circa 9 approcci al mese, uno ogni tre giorni.

Il calo ha colpito tutte le fasce d’età, anche i più giovani, a quanto pare: un quinto dei 16-25enni dichiara di farlo meno di una volta a settimana. Il quotidiano tedesco Die Welt ha scoperto che solo il 44 per cento delle Millennials ha già avuto rapporti sessuali, mentre 25 anni fa lo dichiarava il 58 per cento delle ragazze.

In Giappone, addirittura, nel 2016 l’ufficio demografico centrale ha rilevato che il 42 per cento dei maschi tra i 18 e i 34 anni non ha mai fatto sesso.
Questo è quanto emerge da studi e ricerche, tuttavia spesso nelle coppie c’è un vero e proprio appiattimento del sesso, troppi impegni (tutti cercati e voluti), poco tempo per sé e per la coppia (se si vuole il tempo lo si trova eccome) è che spesso ci sono dei problemi alla base irrisolti, che si preferisce non vedere o minimizzare, e che poi alla lunga oltre ad influire sul singolo si ripercuotono sull’umore della coppia e sulla sfera sessuale.

Ora vi domando: a queste semplici conclusioni ci arrivano tutti, però è preferibile “mettere la testa sotto la sabbia”, ma perché? Cos’è che spaventa tanto? Non abbiate paura di scoprirlo, fatevi aiutare in questa fase e riappropriatevi della vostra coppia e di una vita sessuale soddisfacente.

Probabilmente il nocciolo della questione è che l’intimità è morta.
La coppia, così come era vissuta dai nostri genitori, è cambiata. Ci si “affratella”, si vive da “amici” senza capire l’essenza dello “stare insieme”. Corriamo, siamo tutti presi dal “fare”distratti.

Perché poi quel che colpisce è anche il tempo speso, per esempio, tra gli under 25: meno di due minuti a rapporto. Effetto della cosiddetta Hooking Up culture, fenomeno partito dagli Usa, nelle università, dove il concetto è: non isolarsi, ma senza impegnarsi. Stando ai dati del libro The End of Sex della giornalista Donna Freitas gran parte degli intervistati rimpiange una relazione intima ma non considera negativamente gli “amori casuali”.
Il risultato sono, specie fra i giovanissimi, tutto un fitto sottobosco di “pratiche” di sesso …virtuale, effetto anche del mondo del dating online: il benching, lo stashing, il micro cheating. Nel benching, letteralmente lo “stare in panchina”, l’idea è solo quella di flirtare e di prolungare il piacere narcistico di essere cercati. Nello stashing è ancora peggio: l’obiettivo è non far conoscere i propri amici al partner evitando tutte le situazioni “pericolose”. Nel micro cheating, poi, ci si mandano cuoricini e pensieri carini, ma non ci si incontra mai.
In pratica, i Millennials si comportano nella vita reale in maniera non diversa da quella di un utente delle App, della serie ci sono ma “non” ci sono, ti chiamo, ti cerco ma poi ti cancello e sparisco. Arrivederci e grazie. Gli esperti parlano già di generazione “post – sessuale”.
Come vedete ci sono anche altre cause che influenzano la scarsa intimità, puntare il dito verso uno non serve a nulla, si tratta di un insieme di fattori.

Andiamo a scoprire cosa NON SUCCEDE sotto le lenzuola.
Mi ha fatto riflettere e fornito molti spunti una risposta che mi ha dato una coppia, quando ho chiesto loro: cosa fate la sera quando vi coricate?
Lui: “gioco un po’ con il cellulare”
Lei: “guardo i social”
Scusate non fate altro? Ah si, mi dice lei, ci accordiamo per gli impegni del giorno dopo……
In realtà sono cambiate molte cose, le donne sono diventate più forti e il patriarcato è venuto meno. L’idea stessa di “relazione” si è modificata: tutto è più fluido, senza contorni precisi. Ci si lascia via WhatsApp, si resta in casa anche se divorziati, ci sono coppie che diventano “trippie” (tre persone che vivono insieme), altre che si accontentano di amori “briciola”. Si prende quello che viene, senza venirne davvero a capo.
Eppure le soluzioni ci sono, si può venirne a capo, e talvolta non è nemmeno così difficile, ma bisogna volerlo, togliamoci dalla testa che stare in coppia sia semplice, è un lavoro a tutti gli effetti che comporta impegno, sforzo e sacrificio.