CALO DEL DESIDERIO: IL FANTASMA SEMPRE DIETRO L’ANGOLO

Non c’è bisogno di vergognarsene, non serve, non porta a nulla,a tutti e sottolineo A TUTTI, è successo di avere un calo del desiderio sessuale nei confronti del partner.

Non è il caso di farne una tragedia, ma non va nemmemo sottovalutato.

C’è chi per il sesso non ha tempo, o meglio non vuole averne, chi aveva una brillante vita sessuale ed ora è a dir poco piatta, chi il desiderio l’ha messo nel comodio per tutta una serie di motivi, pensieri di tipo economico, figli, famiglia e chi più ne ha più ne metta.

Motivi che io preferisco definire SCUSE!

Certo scuse, visto che pe tutte le cose sopracitate usiamo sempre cerveIlo e razionalità, il sesso è quella sfera che lascia spazio ad istinto ed emotività, quando il sesso viene meno, quando il desiderio cala, quello è il momento per riflettere su voi stessi e sulla coppia.

Prendere coscienza della situazione, significa voler in qualche modo cambiare la situazione.

Quindi via ansie paure e vergogne, affidatevi ad una persona competente in grado di aiutarvi a capire cos’è accaduto e come poter sanare la situazione.

Alcuni mesi fa, si è rivolta a me una coppia piuttosto giovane, sposata da meno di 10 anni; mi hanno travolta di parole, parlandomi dei loro successi lavorativi, dell’acquisto della casa nuova, delle rispettive splendide famiglie, delle inenarrabili vacanze e via dicendo, quindi, un pò per provocarli e un pò per capire dico:  “vista tutta questa perfezione, cosa vi porta da me”?

Dopo un minuto di silenzio, si guardano e mi dicono: facciamo poco l’amore, ma ci amiamo e tanto anche ci piacciamo ci desideriamo, il problema è che siamo stanchi e stressati, lei ci può aiutare?”

Si, vi posso aiutare, ad una condizione: mettiamo da parte le scuse e cominciamo ad essere obiettivi?

In quello che mi hanno detto di problemi ne ho intuiti svariati, ma non ci devo arrivare io, lo devono capire loro, ed io servo a quello, a chiarire e far capire alcuni meccanismi, ad aiutarli ad intraprendere un percorso che li possa aiutare, ma soprattutto a liberarsi dell’ansia e della paura, paura di non essere perfetti, paura del giudizio, paura di sbagliare.

Gli ho sorriso, ed ho detto: “scusate non vi seguo, vi amate, vi paicete, vi desiderate ma non fate l’amore?”

Ed inoltre dovremmo quantificare e capire cos’è poco, e la qualità? Non ne parliamo?

Non vuole dire che il rapporto è finito, non c’è da vedere una catastrofe in questo, ma bisogna capire, cosa si è bloccato, cosa c’è che non va, nessuno vi giudica, quando vi rivolgete ad un professionista, il suo compito non è giudicare, non gliene frega niente, ma AIUTARE!