GHOSTING

Ne avete mai sentito parlare?

Deriva dal termine ghost, cioè fantasma, ora vi spiego cosa vuol dire, perchè succede e come poter affrontare questa situazione.

Nella vite sentimentali di ognuno di noi, purtroppo almeno un fantasma c’è e non è come possiamo immaginare, ripensando al film Ghost, quella “presenza” buona e dolce che ci protegge, tutt’altro, rappresenta una situazione di grossa difficoltà che ha creato dolore e disagio e che spesso fatichiamo a superare.

Letteralmente ghosting vuol dire proprio sparire come un fantasma, rappresenta un fenomeno tossico e dannoso, spesso nato in conseguenza alle dinamiche di digital flirting; mi spiego meglio, i rapporti interpersonali del terzo millennio, a prescindere dall’età, sono fortemente condizionati dai Social, che se da un lato possono essere uno strumento molto utile, dall’altro possono causare danni, e di episodi poco felici accaduti in questi anni ne abbiamo sentiti, ed in particolare tolgono quella magia che si crea nell’incontrarsi di persona, nell’instaurare un rapporto” dal vero”.

Analizziamo un po’ questo fenomeno, non colpisce solo le relazioni sentimentali, ma tutte in generale, anche i rapporti lavorativi o di amicizia, abitudine diffusa particolarmente tra le persone sotto i 30 anni che hanno un minimo di dimestichezza con i social, ma non solo, quella categoria che per lavoro o per diletto è abituata ad utilizzare la tecnologia, molto attente a visualizzazioni, post, like e via dicendo.

Tutta questa premessa per dirvi la facilità con la quale, tanto uomini che donne, per non affrontare un problema od una discussione, semplicemente chiude il cellulare, o spegne il pc, esce da un social o addirittura blocca la persona con la quale non vuole più intrattenere rapporti.

Si tratta proprio di una sparizione, senza affrontare il problema, purtroppo quest’abitudine si è proiettata anche nei rapporti non virtuali, uno dei partner chiude la relazione senza spiegazioni, sparisce e basta, diventa irreperibile, lasciando, vuoto, sconforto, smarrimento e molte domande che rimangono senza risposta.

Perché si fa ghosting?

Le motivazioni che spingono una persona ad adottare questo comportamento sono tra le più svariate e differenti per ogni singola persona che si trova a vivere una determinata relazione.

Di per sé è un gesto semplice e veloce per comunicare la volontà di interrompere un rapporto senza assumersi l’onere di affrontare una discussione, un confronto, senza dare spiegazioni, si chiude e basta, si sparisce senza pensare al dolore dell’altra persona, per non vedere la reazione di fronte alla comunicazione di qualcosa di spiacevole.

Sostanzialmente attraverso la non comunicazione, si comunica in modo chiaro la volontà di interrompere un rapporto.

Le persone che lo mettono in atto, lo considerano l’unica soluzione possibile da attuare, in modo “pacifico” per evitare discussioni e quant’altro, per interrompere una relazione senza seccature, senza dover “subire” le reazioni della controparte.

Tuttavia, pensateci bene, chi opta per questa modalità, in realtà comunica molto con il proprio silenzio; spesso deriva da traumi subiti, piuttosto che da retaggi culturali, che spingono per qualsivoglia motivo, ad evitare di assumersi le proprie responsabilità, di dare spiegazioni e soprattutto evitare un confronto.

 

Proviamo a fare l’identikit di un ghoster e della sua vittima

E’ quella persona che sparisce nel nulla senza lasciare tracce, avete presente un po’ come quelle persone che bloccano sul cellulare o sui social; quella persona che diventa irreperibile, proprio per non dover affrontare una discussione, per non dover rispondere a nessuna domanda, ma soprattutto si insinua nel ghoster la paura di deludere le aspettative dell’altra persona. Di non essere all’altezza, auspica, dissolvendosi nel nulla, di non essere odiato per essere sparito senza preavviso e senza spiegazioni; fondamentalmente non regge il fallimento, sotto nessun punto di vista. di non essere odiato, nonostante la rottura senza preavviso.

Tra i soggetti, predisposti al ghosting, spiccano i narcisisti, cioè quegli individui che oscillano tra un coinvolgimento assoluto e la freddezza nella continua ricerca di un partner che sia alla loro altezza, hanno grosse difficoltà ad entrare in empatia.

In tutto ciò ci sono poi una serie di comportamenti ed atteggiamenti a cui prestare attenzione; state attenti a chi appare sempre avvolto in un alone di mistero, a chi svela poco di sé, chi è particolarmente incline a raccontare bugie, facendone quasi un mantra, talmente abituati a dirle che finiscono per autoconvincersi, attenzione ai comportamenti passivo-aggressivi, sono difficili da individuare e praticamente impossibili da gestire in coppia senza un aiuto esterno ed infine guardatevi da chi non ha rispetto per voi, sotto nessun punto di vista.

Diciamo che alcune avvisaglie che vi possono essere d’aiuto per intervenire o affrontare meglio questa situazione ci sono, purtroppo a volte ci si rende conto a fatto compiuto, quando ormai c’è ben poco da fare, se non affrontare al meglio la situazione.

Quali sono i comportamenti principali del ghoster?

Se il ghoster viene subissato di domande e spiegazioni da fornire, la reazione è quella di scappare più veloce della luce, non affrontare; ma sostanzialmente non gli interessa, ha già trovato qualcun altro a cui aggrapparsi,

In una relazione il ghoster non si da mai al 100%, resta sempre un passo indietro, alterna momenti di dolcezza con momenti di rabbia o astio, dove ferisce il partner nei punti deboli; quindi relazione ambigua, poco chiara, cosparso sulle ferite.

Per chi subisce il ghosting si tratta di un vero e proprio lutto, denso di domande senza risposta: “dove ho sbagliato? Ha trovato qualcuno di meglio, non sono abbastanza, non vado bene ecc” e la lista potrebbe essere lunga, tutta domanda che resteranno li, in un limbo, senza nessun feedback.

Quindi il ghoster “muore” e si rigenera, chi l’ha subito ha decisamente un percorso più tortuoso per affrontare la cosa.

Nessuno di noi possiede la sfera di cristallo ed è difficile ipotizzare, soprattutto all’inizio, se stiamo frequentando un ghoster, magari dopo un po’, come vi spiegavo prima, ci sono delle avvisaglie da non sottovalutare, tuttavia è un comportamento così repentino ed imprevedibile che piomba addosso come un uragano, con i danni che ne conseguono.

Chi riceve ghosting non si rende conto subito di ciò che è accaduto, ma è confuso e tende a fornire tutta una serie di spiegazioni per quanto è accaduto, pensando spesso che si tratti di una cosa momentanea; solo dopo arrivano. Con la consapevolezza, rabbia, tristezza e frustrazione.

Ricordatevi una cosa fondamentale, chi sparisce all’improvviso, è una persona fragile ed insicura, che porta un pesante fardello fatto di un trascorso difficile sotto vari punti di vista, un mix di sentimenti poco sani e poco costruttivi, come per esempio non sentirsi all’altezza delle situazioni, non trovare una propria “collocazione”, sensi di colpa, e spesso si lascia alle spalle una montagna di conti in sospeso, non intendo ovviamente a livello economico.

A voi è mai capitato? Come l’avete superato?